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La cute o pelle è il rivestimento più esterno del corpo, costituisce l'organo più esteso dell'apparato tegumentario (la sua superficie è di circa 2 m²[1]) e protegge i tessuti sottostanti (muscoli, ossa, organi interni).
La pelle è costituita da una serie di tessuti.
È dotata di una grande distensibilità e resistenza dal momento che una striscia di 3 mm per 100 mm può sopportare fino a 10 kg allungandosi del 50% circa[
La ruga, è una piega sulla superficie della pelle.
Essa consiste in un cedimento delle strutture cutanee dovuto ad una carenza di collagene, dovuta allo stiramento e all'estensione ripetuti di alcune zone della pelle, in particolar modo del viso. Anche la carenza di elastina, proteina a cui si deve la morbidezza della pelle, ha un certo ruolo.
La sua diminuzione causa l'aumento di volume della pelle e fenomeni quali il doppio mento.
A sua volta la pelle è formata da epidermide e derma. Il legame con l'ipoderma ( uno strato sottostante al derma) conferisce un'aderenza agli strati più profondi quali muscoli od ossa molto variabile.
In genere la mobilità è molto elevata per permettere i movimenti muscolari e la formazione di pliche se sollevata.
In generale le cause delle rughe sono di varia natura: l'età, i fattori genetici, ambientali, costituzionali, esposizione al sole.
Le rughe iniziano a manifestarsi mediamente nella donna tra i 20 e i 25 anni di età; nell'uomo tra i 25 e i 30.
Non mancano tuttavia casi di rughe precoci dovute all'eccessiva esposizione solare, alla scarsa cura della pelle e all'inquinamento.
La differenza tra una ruga del volto ed una ’’ piega statica ‘’dello stesso come ad esempio le pieghe nasogeniene che si estendono dai lati del naso ai lati della bocca, consiste nel fatto che in questa zona la quantita’ di tessuto perso e’ di gran lunga superiore a quella persa nella formazione della ruga classica.
Ciononostante comunemente si continua a confondere la piega con la ruga !!!!
Dal punto di vista squisitamente terapeutico, l’ approccio e’ completamente differente !
Nella ruga basta utilizzare una sostanza gel di riempimento come acido ialuronico, che andra’ a colmare la mancanza di sostanza di sostegno nella profondita’ del derma .
Tale sostanza puo’ rimanere nello spessore del derma per qualche mese fino ad un anno, e viene lentamente ‘’consumata’’ dalle strutture/ cellule della pelle stessa come se fosse ‘’ riserva di cibo ‘’.
Quando la ruga ha una componente anche muscolare, cioe’ legata ad un eccessivo o inappropriata contrazione dei muscoli del volto, si preferisce ridurre l’ entita’ della ruga rilassando il muscolo sottostante il derma .
Questo vale soprattutto per le rughe della fronte, intorno agli occhi e in mezzo alle sopracciglia, dove riempire la ruga stessa solamente con acido ialuronico non appare la soluzione piu’ efficace ed efficiente.
Per l’approccio ad una piega come quella nasogeniena, in prima istanza dovremo inserire una sostanza di riempimento a base di acido ialuronico, ma potrebbe essere anche idrossiapatite di calcio; secondariamente dovremo trattare la pelle con Radiofrequenza Medicale al fine di aumentare l’elasticita’ cutanea e lo spessore del derma sottostante ad un livello piu’ generalizzato, cioe’ che coinvolga la pelle di una vasta area del volto.
In particolare, se vogliamo ridurre in modo importante le pieghe ai lati del naso e della bocca ( o in altre sedi ), dovremo trattare tutto lo zigomo, la mandibola fino alla regione del naso e della bocca.
Per comprendere meglio perche’ sia necessario agire in questo modo dobbiamo fare un piccolo sforzo di immaginazione e visualizzare la pelle come una sottile pellicola che copre le strutture sottostanti quali ossa, muscoli; immaginiamo ad esempio che la cute sia un tessuto che puo’ avere caratteristiche di maggiore o minore elasticita’ nell’aderire al corpo umano sottostante.
Se voi foste dei sarti, trovereste molte difficolta’ a confezionare un abito elasticizzato ed aderente perfettamente al corpo, utilizzando una stoffa poco o per nulla elasticizzata come nel caso del lino!!!
Per quanto bella, questa tipologia di stoffa non viene mai scelta per abiti aderenti, in quanto non riesce ‘’a tenere’’ nel tempo il disegno originario dell’abito.
Immaginiamo invece di confezionare un abito con una stoffa come il cotone elasticizzato, questo tessuto non solo sara’ fin da subito molto aderente alla figura del nostro corpo, ma anche dopo molti lavaggi in lavatrice manterra’ la sua aderenza, o ’ lo fara’ molto lentamente nel tempo.
L’approccio terapeutico con la radiofrequenza, volendolo semplificare ai minimi termini, permette di ‘’trasformare’’ la pelle sottile e avvizzita in spessa e elastica, permettendoci di mantenere un aspetto naturale ma con una elasticita’ generalizzata superiore a prima, la pelle potra’ estendersi nuovamente come un tempo !!!
CREME IDRATANTI A CONFRONTO : COSA C’E’ DENTRO LE CREME IDRATANTI E COME SI RICONOSCONO QUELLE PIU’ ADATTE ALLA SALUTE E BENESSERE DELLA TUA PELLE?
La nostra cute e’ un efficace barriera contro le aggressioni da agenti esterni atmosferici tipici del periodo autunnale, la sua integrita’ e’ quindi fondamentale per la bellezza e la salute della pelle!
Le cause di’ sofferenza ed invecchiamento precoce sono molteplici, in particolare errori nella alimentazione quotidiana, creme contenenti parabeni e derivati del petrolio, insufficiente idratazione della cute perche’ beviamo troppo poco.
In questa occasione ci concentreremo sulla scelta di una buona crema. La cute riesce a svolgere la sua azione barriera in quanto’ protetta esteriormente da uno strato costituito da un’emulsione di sostanze acquose e grasse, il ‘’mantello acido idrolipidico’’, che ne impedisce la disidratazione ( eccessiva perdita di acqua) ed e’ contemporaneamente idrorepellente.
In teoria, una crema efficace dovrebbe interagire positivamente con questo mantello riequilibrando eventuali scompensi.
Purtroppo ancora oggi non esiste molta chiarezza in merito alle terminologie utilizzate in cosmetologia, pertanto noi consumatori ci sentiamo frastornati e perplessi e spesso siamo indotti ad un acquisto erroneo.
In commercio troviamo: gel acquosi, monofasici e bifasici, emulsioni , microemulsioni e altro, per semplificare al massimo distinguiamo:
*prodotti a base acquosa quando contengono solo sostanze idrosolubili
*prodotti contenenti una parte idrofila ed una lipofila tenute insieme per lo piu’ da un emulsionante
*prodotti a base lipidica, privi di acqua.
Proprio allo scopo di rendere piu’ facile riconoscere le caratteristiche di una crema, nel ’96 l’Unione europea ha istituito la International Nomenclature of Cosmetic Ingredients ovvero “l’inventario e la nomenclatura comune degli ingredienti utilizzati all’interno di un cosmetico”, ovvero la sigla INCI.
Purtroppo, questa sigla non e’ utile a noi consumatori in quanto complicata da leggere e comprendere !
Il primo consiglio che vorrei darvi e’ : non scegliete sulla base della profumazione ! Le aziende produttrici mirano proprio ad influenzare l’acquisto in questo modo .
Quando indicati genericamente con Parfum si tratta di sostanze ad origine sintetica che danno luogo nel tempo a sensibilizzazione e allergie. la Legge attuale non prevede una distinzione tra profumi “artificiali ” e oli essenziali naturali!
Secondariamente, evitate cosmetici nella cui etichetta leggete le seguenti parole: petrolati o derivati del petrolio o etossilati ( Paraffinum, Isoparaffin, Laureth-7), PEG o PPG, Siliconi, cessori di Formaldeide(Cyclohexasilox
Nella cosmesi industriale i PEG e PPG definiscono sostanze emollienti che catturano l’acqua dall’ambiente esterno e trattengono invece quella cutanea. E’ stato dimostrato che in seguito all’aumento della permeabilita’ dell’epidermide indotta, sono facilmente assorbiti anche eventuali prodotti nocivi presenti nel cosmetico.
Nella cosmesi bio-ecologica queste sostanze sono sostituite dalla glicerina, sorbitolo, acido lattico , e altre di origine naturale.
Infine non dimentichiamo gli additivi , ingredienti che spesso sono inclusi solo per migliorare l’aspetto estetico del prodotto, meno ce ne sono, meglio e’.
ALIMENTAZIONE ODIERNA E ACIDOSI LATENTE
Le comuni abitudini alimentari di oggi instaurano ed alimentano una condizione di ACIDOSI LATENTE tanto pericolosa quanto subdola.
Si ha una condizione tale tutte le volte il cui si verifica una riduzione del ph ematico nonostante siano stati attivati tutti i sistemi tampone; questa condizione di acidosi metabolica puo’ assumere sfumature lievi o di entita’ maggiore, infatti normalmente il nostro organismo si comporta in modo tale da ridurre l’entita’ della stessa quotidianamente.
Si parla di equilibrio acido-base , rivolgendosi a quel meccanismo di compenso che permette al nostro sistema di mantenere costanti le funzioni vitali.
Ma approfondendo questo concetto cosa dovremmo comprendere ?
Il punto focale di tutto consiste nel rendersi conto che nelle cellule si producono continuamente ioni idrogeno ( per catabolismo) che devono essere rimossi rapidamente, quindi il nostro corpo risponde essenzialmente per mezzo di :
Tamponi della acidita’, presenti nei nostri liquidi organici con due vie di sfogo esterno, la prima e’ costituita dai polmoni e la seconda dal rene.
Attivazione dei nostri polmoni attraverso la ventilazione, aumentando la velocita’ di rimozione all’esterno della anidride carbonica che si forma nelle reazioni di acidosi
Attivazione dei reni attraverso la eliminazione urinaria , che modifica il ph urinario in senso acidosico.
VI SIETE MAI CHIESTI PERCHE’ LA MAGGIOR PARTE DI VOI HA UN PH URINARIO ACIDO ?
IL PH URINARIO dovrebbe avere un valore simile a quello del sangue, nella mia pratica clinica trovo raramente questa similitudine, in quanto le urine hanno sempre valori tra 5,5 e 6,5, vale a dire che lamaggior parte della popolazione e’ in continua ACIDOSI LATENTE e non lo sa !!!!
PERCHE’ L’ACIDOSI LATENTE E’ COSI’ PERICOLOSA?
COME RICONOSCERE UNA CONDIZIONE DI ACIDOSI LATENTE ?
Prima di tutto in questa condizione non abbiamo un corretto funzionamento delle reazioni enzimatiche fondamentali per la vita, si producono ed accumulano molte tossine che rimangolo intrappolate nella matrice extracellulare,con conseguente disfunzione cellulare , infiammazione (esempio dolorabilita’ diffusa, cellulite, edemi diffusi, rallentamento metabolico, aumento di peso, stanchezza cronica, maggiore suscettibilita’ alle infezioni sia urinarie, ginecologiche , respiratorie, Iindebolimento delle cartilagini con riduzione della elasticita’ delle stesse, sulle ossa invece abbiamo un a progressiva perdita di ioni calcio all’esterno con indebolimento dello scheletro fino ad una osteoporosi conclamata tipica della menopausa ).
COSA FARE PER RIDURRE UNA ACIDOSI LATENTE ?
Bisogna iniziare a tamponare quotidianamente il sangue, per esempio assumendo ogni giorno
Almeno 2 limoni: spremuti, oppure utilizzati per condire ortaggi a insalata , carpacci, pesce o carne.
Utilizzare miele al posto dello zucchero bianco o della canna
Assumere ad ogni pasto almeno 300 gr di ortaggi possibilmente freschi e crudi o poco cotti
Integrare a giorni alterni una manciata di uvetta sultanina
Incrementare l’assunzione di calcio attraverso alimenti come : mandorle, prezzemolo, semi, germogli, alghe, soia
Bere acqua alcanina a ph compreso circa 8
Assumere quotidianamente almeno 2 frutti non acidificanti
Evitare tutte le associazioni troppo acidificanti o non ben combinate
Eliminare le maggiori fonti di acidificazione come fumo, caffe’, bevande in lattina, alimentazione fortemente iperproteica
Prescrizioni di integratori a base di citrati , carbonati, lattato, di calcio, potassio e magnesio assunti soprattutto di sera prima di coricarsi , quando si voglia favorire la fase parasimpatica anabolica del metabolismo e in definitiva , la rimozione degli acidi prodotti nella giornata.
Quadro clinico acidosi latente : sintomi riassunti
*astenia
*sonnolenza
*insonnia notturna
*irritabilita’
*sudorazione
*freddolosita’
*pallore
*fragilita’ ungueale
*gengivostomatiti, carie
*alitosi
*pirosi
*rigurgiti acidi
+stipsi
*infezioni recidivanti vie aeree
*tendenza alle allergie
*eczemi
*crampi muscolari
*leucorrea e micosi
A cura della dott.ssa Lucia Costucci